bisagno partigiano morte

di | 9 Gennaio 2021

Prese il nome di battaglia dall'omonimo torrente, il Bisagno, che attraversa la città di Genova. Antonini fa pure riferimento all’intervista di Aldo Cazzullo a Giampaolo Pansa pubblicata lo scorso 20 febbraio sul Corriere della sera ed enumera alcuni rilievi. Di Gastaldi e della sua morte “misteriosa”, aveva anche parlato, una quindicina di anni fa, Luciano Garibaldi, giornalista e storico anticonformista, in “I giusti del 25 aprile. Ho letto il libro di Pansa uscito da po-chissimo e dal titolo "Uccidete il comandante bianco"; e lui conosce il mio. L'improvvisa morte di Bisagno, avvenuta nei giorni convulsi che seguirono la Liberazione, ha suscitato diverse polemiche. In particolare, s’è ipotizzato un omicidio per la sua opposizione alle frange comuniste del movimento partigiano. [1] Bisagno combatté tenacemente esponendosi sempre in prima persona contro la politicizzazione della Divisione e delle formazioni Partigiane. Il capo partigiano che, opponendosi agli alti comandi, rifiutava di sacrificare i suoi uomini mandandoli allo sbaraglio in azioni dissennate, era lo stesso che aveva dato l’ordine di non fucilare i fascisti fatti prigionieri. in: Elena Bono. Sono (quasi) trascorsi 73 anni dal 21 maggio 1945, giorno in cui Aldo Gastaldi, comandante partigiano, rimase ucciso, secondo la versione ufficiale, precipitando accidentalmente dal tetto della cabina dell’autocarro sul quale viaggiava. Giampaolo Pansa precisa che, al momento del contatto con Antonini non aveva ancora scritto il suo libro su Bisagno. I due si guardavano con sospetto e diffidenza. Nel giro di pochi mesi diventa il comandante più amato della Resistenza in Liguria, alla guida di un nucleo partigiano a Cichero. bisagnofilm 26.3.2015 Aldo Gastaldi, nome di battaglia 'Bisagno', “primo partigiano d'Italia”. Il partigiano Aldo Gastaldi”, presentato a Spezia, per iniziativa dell’Anpi, pochi giorni fa. Il partigiano Bisagno ha combattuto nella zona ligure a ridosso con la provincia di Piacenza, in particolare nei Comuni di Ottone e Cerignale. Al via la causa per Bisagno: sarà il primo partigiano beato. Bisagno, al culmine dei rastrellamenti, tra il 19 gennaio e il 10 febbraio 1945, non era neppure in val Trebbia. “Bisagno, eroe partigiano temuto e rispettato anche dai nemici” – Aldo Grasso su “Il Corriere della Sera” Rassegna Stampa – 7 febbraio 2017 7 febbraio 2017 / in Stampa Italiano / da admin E’ il “primo partigiano d’Italia”, medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Alla fine degli anni Novanta un documento firmato da ex-capi partigiani di ogni tendenza politica (cattolici, socialisti, comunisti, liberali), oltre a contestare le tesi sul possibile omicidio, avviò le procedure per la traslazione della salma del Comandante nel Pantheon del Cimitero monumentale di Staglieno, a Genova[8]. “Bisagno” morì il 21 maggio 1945, neppure un mese dopo la Liberazione, in un incidente stradale sulla Gardesana Orientale. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. “Il primo partigiano d’Italia”, recita la targa della via che porta il suo nome. Pansa sostiene la tesi della morte violenta del comandante “Bisagno”, voluta e provocata dalla frazione militarista del Pci, facente capo a Pietro Secchia. Genova, il partigiano «Bisagno» diventerà beato. Nello stesso anno sorge a Genova l'istituto di istruzione superiore A. Gastaldi-G. C. Abba come unificazione di due istituti (A. Gastaldi, industriale, anni '50 - G. C. Abba, polo chimico di Genova, 1925). "BISAGNO" trailer. Aldo Gastaldi nacque a Granarolo quartiere di Genova, il 17 settembre 1921. Eppure, andando su internet, di “Bisagno” da vivo si parla poco, si parla di più della morte, dei “sospetti” sulla morte. Diffama i partigiani garibaldini.E’ l’accusa dell’associazione nazionale dei partigiani (Anpi) della Val Borbera nei confronti del documentario “Bisagno”, dedicato al grande comandante partigiano genovese, cattolico, morto in in Trentino Alto Adige nel 1946, dove aveva riaccompagnato a casa un gruppo di “ribelli” che aveva combattuto nel Genovesato durante la … Il via libera alla causa di beatificazione per Aldo Gastaldi "Bisagno", "il primo partigiano d'Italia". A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. La morte del comandante Bisagno continua a far discutere. Ho letto il libro di Antonini e l’ho apprezzato molto». Giacomo Gastaldi aveva 13 anni il 21 maggio 1945, quando giunse la notizia della morte … Appassionato camminatore e cacciatore, a 13 anni si recava da solo a piedi sulla vetta del monte Antola con un viaggio a piedi di 12 ore. Pilone della squadra di rugby dell'Istituto Galilei e canottiere della Società Canottieri Genovesi Elpis. Ho letto il libro di Pansa uscito da pochissimo e dal titolo “Uccidete il comandante bianco”; e lui conosce il mio». Elena Bono, Per Aldo Gastaldi “Bisagno”, collana “Smeraldi”, Edizioni Ares, Milano 2020, pp. L’improvvisa morte di Bisagno, avvenuta nei giorni convulsi che seguirono la Liberazione, ha suscitato diverse polemiche. Se ci si riferisce a Bisagno, si dovrebbe forse invertire l’ordine degli aggettivi: cristiano e italiano, e dunque partigiano» (M. Bocci, Introduzione a M. Gandolfo (a cura di), Bisagno. Sulla morte di “Bisagno” altri hanno scritto in modo approfondito, come Elvezio “Santo” Massai, comandante del distaccamento “Alpino”. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni… Aldo Gastaldi, nome di battaglia ‘Bisagno’, “primo partigiano d’Italia”. A 75 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una Resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo limpido del … di STELLA GIANFRANCO: spedizione gratuita per i clienti Prime e per … Il partigiano Aldo Gastaldi, detto Bisagno, sarà fatto beato: la sua storia e la morte nel mistero durante la Resistenza. Parrocchia san Matteo Laigueglia A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. Nei giorni successivi alla Liberazione Bisagno per garantire l’incolumità di alcuni suoi partigiani, ex alpini originari del Veneto e della Lombardia, li riaccompagna personalmente a casa. “La morte di Bisagno”, relazione dattiloscritta di Giovanni Battista Canepa (“Marzo”) controfirmata con nota in calce in data 20 marzo 1980 dal partigiano Adolfo Burlando (Barbera). Di Gastaldi e della sua morte “misteriosa”, aveva anche parlato, una quindicina di anni fa, Luciano Garibaldi, giornalista e storico anticonformista, in “I giusti del 25 aprile. Antonini riconosce che su due questioni Pansa, però, ha ragione: Bisagno è stato un eroe e, almeno in parte, la storia della Resistenza va riscritta, perché da troppo tempo statica e consegnata alla memoria. Il 25 luglio 1943 mentre era in servizio di ordine pubblico col suo plotone distrusse i simboli della Casa del Fascio di Chiavari. Da una lettera di A. G. cit. 140, € 13,00, EAN: 9788881559336 Bisagno, per i genovesi, non è solo il torrente che taglia la città e sbocca alla Foce. Nacque così, presso un casone di contadini sulle alture di Cichero, una frazione di San Colombano Certenoli sulle pendici del Monte Ramaceto, nell'inverno del 1943 il primo nucleo di quella che da lì a qualche mese sarebbe diventata la Divisione Cichero, la più famosa e temuta operante nella zona. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. E le parole di Pansa e Marco Gandolfo su di lui Per decenni … Durante la guerra venne chiamato alle armi: a venti anni, sottotenente del Genio, addetto a funzioni di marconista a Chiavari, con il 15º Reggimento Genio. Ed è quest’ultimo a raccontare l’accaduto in una lettera aperta al suo editore, Goffredo Feretto, di Internòs. SAGGIO STORICO SULLE ATROCITA' PARTIGIANE. Bisagno lo stesso, non avrebbe voluto niente. Le cause del decesso dividono e, in questo caso, a fronteggiarsi sono due scrittori: Giampaolo Pansa e Sandro Antonini. Un mistero nella Resistenza (Rizzoli, 289 pagine, 20 Euro), svela un aspetto della guerra partigiana tuttora ignoto. Così è passato alla storia Aldo Gastaldi, giovane sottotenente del XV Reggimento Genio, tra i primi a salire tra le montagne liguri all’annuncio dell’armistizio (8 settembre 1943). Aldo Gastaldi, nome di battaglia 'Bisagno', “primo partigiano d'Italia”. La battaglia del Lago Santo. «Chiunque gli avrebbe dato la vita» Aldo Gastaldi, eroe cattolico dal grande carisma, morì … Io tendo a credere a queste persone che, nella loro dichiarazione avvenuta 50 anni dopo la morte del capo partigiano non avevano nulla da perdere e nulla da guadagnare. Le cause del decesso dividono e, in questo caso, a fronteggiarsi sono due scrittori: Giampaolo Pansa e Sandro Antonini. Aldo Gastaldi, nome di battaglia 'Bisagno', "primo partigiano d'Italia". «Tenendo presente - precisa - che non è stata un mito né una falsificazione; e di questo non è giusto incolpare unicamente i comunisti, che se talvolta hanno agito per interesse di partito hanno pagato un debito di sangue altissimo, come nessun’altra forza antifascista presente allora». «Fra i primissimi ad accorrere in difesa della sua terra oppressa dal nemico, partecipava a numerose azioni di guerra alla testa dei suoi partigiani che lo avevano eletto capo per l'indomito coraggio e l'alto spirito di sacrificio, sempre ed ovunque dimostrati. «Senza, però, accennarmi al fatto che stava anche lui scrivendo un libro su Bisagno - precisa Antonini - Vorrei avesse citato le fonti da cui ha raccolto le notizie necessarie a scrivere». Questo lo rende più simile a un romanzo». Da una lettera di A. G., cit. Ciò che stupisce della scrittura di Pansa, è la capacità di raccontare, attraverso un episodio particolare, un ampio e… lunedì 17 Giugno 17:05 - di Mario Bozzi Sentieri Il cardinale Angelo Bagnasco ha dato il via alla causa di beatificazione e canonizzazione di Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”, primo partigiano d’Italia e medaglia d’oro della Resistenza. in: Elena Bono, Tante storie, poca Storia – testimonianze e documenti sulla morte di Bisagno, «In tutto il libro non c’è un documento, non c’è una citazione, non c’è una testimonianza, ma solo dei sentiti dire, delle voci, delle illazioni, che un po’ alla volta finiscono per comporsi in una spiegazione all’apparenza coerente.» «Pansa non nega, inventa, ma ritiene che dare ai propri libri il carattere di saggio storico, partendo da alcuni dati di realtà attorno a cui ricostruisce a piacimento vicende, motivi, esperienze, interpretazioni, sia più utile che raccontare esplicitamente in forma romanzesca i fatti di cui vuole parlare», Flores e la storia della Resistenza «Per riscriverla servono prove», «È un libro disonesto dal punto di vista storico, non vengono indicate le fonti. Il partigiano Bisagno ha combattuto nella zona ligure a ridosso con la provincia di Piacenza, in particolare nei Comuni di Ottone e Cerignale. A quasi settant’anni dalla sua morte misteriosa, gli ultimi testimoni svelano una Resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. Nei giorni successivi alla Liberazione Bisagno per garantire l’incolumità di alcuni suoi partigiani, ex alpini originari del Veneto e della Lombardia, li riaccompagna personalmente a casa. È anche un uomo, amato e ammirato. Aldo Gastaldi, nome di battaglia 'Bisagno', “primo partigiano d'Italia”. To use the Nurte Facebook Comments Module, enable JavaScript by changing your browser options, then try again. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. La lezione del partigiano Bisagno ... fare di “Bisagno” l’espressione di una resistenza anticomunista e ricostruire la sua morte come una sorta di resa dei conti. Non è vero - afferma Sandro Antonini - Quasi fino al 25 aprile, ci furono anche Antonio Zolesio (Umberto Parodi pseudonimo), a capo di una brigata Gielle inquadrata nella Cichero, poi diventata divisione; Aurelio Ferrando (Scrivia), comandante della brigata Oreste e, dal gennaio 1945, vicecomandante della stessa III divisione Cichero. Può farlo anche Antonini verso il quale provo il massimo rispetto perché ho apprezzato molto il suo libro», Debora Badinelli I castelli della Val Trebbia e delle 4 Province, Eventi in Val Trebbia e nelle Quattro Province, Morte di Bisagno, scontro tra Antonini e Pansa. Elena Bono, Per Aldo Gastaldi “Bisagno”, collana “Smeraldi”, Edizioni Ares, Milano 2020, pp. Viarengo è tranchant: «Quel film ruota su un concetto che crea sospetto, ma non illumina su verità nuove. Tracce.it, martedì 5 maggio, Cristiano, italiano e, quindi, partigiano (A. Banfi) Quella di Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”, è una storia luminosa, tragica ed edificante insieme. Una statua con lapide a suo ricordo si trova in via XII Ottobre, tra Piazza Corvetto e il Parco dell'Acquasola, nel centro cittadino. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. Nato a Rivarolo (Genova) il 17 settembre 1921, deceduto a Desenzano del Garda (Brescia) il 21 maggio 1945, perito elettrotecnico, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. http://www.ilsecoloxix.it (20/03/2018). Pansa stesso scrive che “molti passaggi sono ideati da me”. Aldo Gastaldi: col nome di “Bisagno” era stato il comandante della Divisione Garibaldina “Cichero”. "Noi non abbiamo un partito, noi non lottiamo per avere un domani un cadreghino, vogliamo bene alle nostre case, vogliamo bene al nostro suolo e non vogliamo che questo sia calpestato dallo straniero, dobbiamo agire nella massima giustizia e liberi da prevenzioni"..[2] Bisagno, uomo dotato di forte personalità e carisma scriveva all'età di 21 anni: Continuerò a gridare ogniqualvolta si vogliano fare ingiustizie e griderò contro chiunque, anche se il mio grido dovesse causarmi disgrazie o altro.".[3]. La morte del comandante Bisagno continua a far discutere. In particolare, s'è ipotizzato un omicidio per la sua opposizione alle frange comuniste del movimento partigiano. Invertendo i termini potremmo dire che Bisagno fu cristiano, italiano e quindi partigiano». A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa, Aldo Gastaldi (Genova, 17 settembre 1921 – Desenzano del Garda, 21 maggio 1945, M.O. La questione è piuttosto diversa. Ciò che stupisce della scrittura di Pansa, è la capacità di raccontare, attraverso un episodio particolare, un ampio e… Bisagno mantenne l'impegno. Il 20 maggio 1945 partì da Genova con un autocarro Fiat 666 e una grossa camionetta Volkswagen, carichi di alpini. Diffama i partigiani garibaldini.E’ l’accusa dell’associazione nazionale dei partigiani (Anpi) della Val Borbera nei confronti del documentario “Bisagno”, dedicato al grande comandante partigiano genovese, cattolico, morto in in Trentino Alto Adige nel 1946, dove aveva riaccompagnato a casa un gruppo di “ribelli” che aveva combattuto nel Genovesato durante la … Aldo Gastaldi, nome di battaglia 'Bisagno', “primo partigiano d'Italia”. La morte, quanto ho dato e do 10 do alla Patria alla quale nulla si chiede. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa, Aldo Gastaldi (Genova, 17 settembre 1921 – Desenzano del Garda, 21 maggio 1945, M.O. Noto con il nome di battaglia di “Bisagno”, Gastaldi – sottotenente dell’esercito al momento dell’armistizio – divenne il comandante della divisione garibaldina Cichero. Con un editto arcivescovile del 31 maggio 2019, il cardinale Angelo Bagnasco ha avviato la causa di beatificazione e canonizzazione di Aldo Gastaldi.[9]. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. Nel 2009 Aldo Gastaldi è stato inserito nell'agenda pastorale liturgica di servizio e di memoria della Diocesi di Genova ed annoverato tra coloro che hanno onorato la Chiesa genovese nel XX secolo. Prendendo spunto per scrivere di Bisagno? Si evince, anche grazie all’ausilio (ma non solo) di un’intervista finale con un partigiano - Bernardo Traversaro, il capo staffette “Rum”, ndr - che conosceva Bisagno, che le cause della sua morte siano state accidentali. La storia di Aldo Gastaldi. Titolo originale: Bisagno Sinossi : Aldo Gastaldi, nome di battaglia 'Bisagno', “primo partigiano d'Italia”. Invertendo i termini potremmo dire che Bisagno fu cristiano, italiano e quindi partigiano». «Il testo - spiega Antonini - è basato su una quantità di fonti spesso inedite: documentazione d’archivio e testimonianze orali. -di PIERLUIGI PIETRICOLA- Ogni libro di Giampaolo Pansa sorprende. al valor militare), nome di battaglia “Bisagno”, “primo partigiano d’Italia”, resta un esempio cui anche oggi i giovani possono ritrovare Audace assertore di azioni di sabotaggio, distruggeva con leggendario ardimento e tecnica perfetta importanti opere fortificate avversarie, inseguendo, disperdendo e catturando i nemici atterriti, ma ammirati dalla sua audacia. Ad Aldo Gastaldi il comune di Genova ha dedicato un'importante arteria cittadina (rinominando il Corso Giulio Cesare) su cui si affaccia la Casa dello Studente, teatro negli anni dell'occupazione nazista di efferate torture. Poi il dramma: il mistero della sua morte il 21 maggio 1945 a Desenzano del Garda, dopo aver riconsegnato alle famiglie tutti i suoi uomini. Dopo il diploma conseguito all'Istituto Galileo Galilei di Genova fu impiegato all'Ansaldo di Sestri Ponente e studente di economia all'Università di Genova. Titolo originale: Bisagno Sinossi : Aldo Gastaldi, nome di battaglia 'Bisagno', “primo partigiano d'Italia”. Un incidente stradale che non tutti accettano e sul quale, negli anni, sono state costruite teorie diverse. Pansa avanza l’ipotesi che il comandante della Sesta Zona, Anton Ukmar Miro, possa aver avvertito Bisagno del pericolo comunista, per quanto affermi che fra i due non corresse buon sangue. Questo sito utilizza cookies tecnici e di terze parti per offrirti un servizio migliore. A Bisagno è stato attribuito il titolo di "Primo Partigiano d'Italia". Un cristiano che giovanissimo è diventato un mito per la grande capacità anche militare, il senso supremo della libertà, l’onestà e la gratuità con cui gestiva i suoi uomini ed entrava in contatto con tutti. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 27 dic 2020 alle 14:48. Di seguito pubblichiamo lo stralcio di una relazione svolta ad Ottone nel 2011 da Romano Repetti inviatoci dal nostro Mario Spezia, Presidente ANPC di … Il via libera alla causa di beatificazione per Aldo Gastaldi "Bisagno", "il primo partigiano d'Italia". Sono (quasi) trascorsi 73 anni dal 21 maggio 1945, giorno in cui Aldo Gastaldi, comandante partigiano, rimase ucciso, secondo la versione ufficiale, precipitando accidentalmente dal tetto della cabina … Come riportato dal "Dizionario della Resistenza"(Einaudi, 2001) e dal "Dizionario della Resistenza in Liguria" di Gimelli e Battifora (De Ferrari, 2008), "Bisagno" era decisamente critico nei confronti del partitismo, poiché esso avrebbe potuto "[....]incrinare la lotta partigiana[...]. Si evince, anche grazie all'ausilio (ma non solo) di un'intervista finale con un partigiano che conosceva Bisagno, che le cause della sua morte siano state accidentali. A settant’anni dalla morte, il suo nome continua a risuonare nella memoria di chi ha preso parte alla Resistenza. Sempre a Genova un Istituto Tecnico Industriale porta il suo nome. Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”, “primo partigiano d’Italia”. Con lui c'erano due suoi partigiani e … Nel DVD allegato al libro, il film documentario Bisagno di Marco Gandolfo. Questo mio video tratta della vicenda di una vita molto breve, ma interamente donata. Ad avviare la causa di beatificazione è stato il cardinale e arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco ma nonostante questo endorsement il suo nome divide e suscita polemiche: Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno” potrebbe diventare molto presto il primo partigiano beato. E le parole di Pansa e Marco Gandolfo su di lui Dopo l'armistizio dell'8 settembre nascose le armi ai tedeschi nei pressi del castello di Chiavari e nelle settimane successive venne contattato dal Partito Comunista tramite Giovanni Serbandini "Bini" per dar vita a una formazione partigiana. La morte del comandante Bisagno continua a far discutere. A quasi settant’anni dalla sua morte misteriosa, gli ultimi testimoni svelano una Resistenza lontana dalla retorica, illuminata dallo sguardo ancora limpido del loro comandante. Quando esce un libro i lettori hanno il diritto di discuterne e di dire ciò che gli pare. Un mistero nella Resistenza” (Rizzoli, 2018), si propone la tesi che la sua morte, avvenuta il 21 maggio del 1945, non sia stata accidentale. È anche un uomo, amato e ammirato. Pansa avanza l’ipotesi che Bisagno fosse avvelenato o drogato, prima di morire. www.bisagnofilm.com BARI, 01 maggio, 2015 / 5:39 PM (ACI Stampa).- Raccontano che … L’ultimo motivo di discussione su Bisagno lo offre lo scontro - a distanza - tra il giornalista Pansa e lo studioso dell’età contemporanea Antonini. La sua morte fu dunque derubricata come incidente stradale, ma più di un dubbio resta. A me risultano 47 brigatisti - tra militi e ufficiali - e un centinaio, forse centoventi, altri fascisti. Una stele commemorativa in marmo con busto bronzeo si trova nei giardini della stazione di Chiavari. However, it seems JavaScript is either disabled or not supported by your browser. Gianpaolo Pansa, pur non prendendo esplicitamente posizione sul tema, ha riportato i dubbi riguardanti la fine di Bisagno in un articolo [5] ed anche nel suo libro del 2018 Uccidete il comandante bianco. Si evince, anche grazie all'ausilio (ma non solo) di un'intervista finale con un partigiano che conosceva Bisagno, che le cause della sua morte siano state accidentali. Morì il 21 maggio 1945 cadendo dal tetto della cabina del mezzo su cui stava viaggiando (un autocarro Fiat 666), finendo sotto le ruote, nella frazione Cisano di Bardolino, sulla sponda veronese del lago di Garda, mentre accompagnava a casa gli alpini del battaglione Vestone della Divisione Alpina Monterosa, che avevano deciso di combattere al suo fianco, per tener fede alla promessa fatta a Cabella Ligure il 4 novembre 1944. Difficilissimo che ciò possa essere avvenuto. «No - risponde - Mi sono laureato a metà degli anni Cinquanta e la mia tesi, grazie a Laterza, è diventata il libro “Guerra partigiana tra Genova e il Po nel quale si fa cenno anche al comandante Bisagno. Un mistero nella Resistenza (Rizzoli, 289 pagine, 20 Euro), svela un aspetto della guerra partigiana tuttora ignoto. Il libro di Pansa è stato criticato in quanto, non citando fonti e testimonianze, si avvicinerebbe più ad un romanzo che ad un'opera storica[6][7]. Invitare, come ha fatto Viarengo, la famiglia Gastaldi a un confronto schietto sulla morte del Partigiano Aldo Gastaldi “Bisagno”, è una richiesta che ci sorprende! “La morte di Bisagno”, relazione dattiloscritta di Giovanni Battista Canepa (“Marzo”) controfirmata con nota in calce in data 20 marzo 1980 dal partigiano Adolfo Burlando (Barbera). Mentre completava la sua missione restituendo alle loro case i partigiani superstiti della lotta, suggellava con la morte la sua giovane eroica esistenza. Nel DVD allegato al libro, il film documentario Bisagno di Marco Gandolfo Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisogno”, “primo partigiano d’Italia”. Antonini precisa che, l’anno scorso, Pansa ha chiesto di avere il libro dello studioso tigullino e, dopo averlo letto, ha telefonato ad Antonini per complimentarsi e chiedere spiegazioni. "Bisagno, i tuoi occhi chiari ci guardano ancora", scriveva di lui Elena Bono. -di PIERLUIGI PIETRICOLA- Ogni libro di Giampaolo Pansa sorprende. La tesi fu già sostenuta a suo tempo da Elvezio Massai (Santo), capo del distaccamento Alpino e amico di Bisagno. Per saperne di piu sui cookie che utilizziamo e come eliminarli , vedere la nostra Informativa sui cookies. Invitare, come ha fatto Viarengo, la famiglia Gastaldi a un confronto schietto sulla morte del Partigiano Aldo Gastaldi “Bisagno”, è una richiesta che ci sorprende! Aldo "Bisagno" Gastaldi. «Non l’avevo neppure in mente - assicura - Non avevo ancora deciso e, come avviene sempre in questi casi, quando una cosa è in cottura è bene non dire niente. In particolare, s'è ipotizzato un omicidio per la sua opposizione alle frange comuniste del movimento partigiano. A quasi 70 anni dalla sua morte misteriosa gli ultimi testimoni svelano una resistenza lontana dalla retorica, Aldo Gastaldi, nome di battaglia Bisagno (Granarolo, 17 settembre 1921 – Desenzano del Garda, 21 maggio 1945), è stato un militare e partigiano italiano. Dante Castellucci è un partigiano anomalo, ... Dopo la morte di Ognibene, è naturale la sua nomina a comandante del battaglione, grazie anche all’astuzia messa in campo il 17 marzo del 1944. Anche la sua ultima fatica, Uccidete il comandante bianco. di Prospero SchiaffinoAvevo già scritto diversi articoli sull eroico primo partigiano d Italia, Aldo Gastaldi (Bisagno) ... Una morte avvolta nel mistero Bisagno…

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