Non permettere che mi abbia mai a separare da Te. PAPA FRANCESCO MEDITAZIONE MATTUTINA DEL 14 MAGGIO 2020NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE "Giorno di fratellanza, giorno di penitenza e Cioè la testimonianza è la necessità che ha Gesù di noi. Perché Lui dice: «Rimanete in me e io in voi» (v. 4). “Che il Signore - è la preghiera del Papa - ci aiuti a capire, a sentire questa mistica del ‘rimanere’ su cui Gesù insiste tanto”. E invia lo Spirto Santo a ricordarci l’accesso al Padre, “questa paternità, questo atteggiamento fraterno di mitezza, di dolcezza, di pace”. È un bisogno reciproco, è un rimanere reciproco per dar frutto”. E una delle conseguenze del senso di orfanezza è l’insulto, le guerre, perché se non c’è il Padre non ci sono i fratelli, si perde la fratellanza. Il Signore torna sul “rimanere in Lui”, e ci dice: “La vita cristiana è rimanere in me”. Non vi lascerò orfani: verrò da voi». Quia quem merúisti portáre, allelúia. «Io pregherò il Padre ed egli vi invierà un altro Paràclito» (Gv14,16) che vi ricorderà l’accesso al Padre, vi ricorderà che noi abbiamo un Padre che è il centro di tutto, l’origine di tutto, l’unità di tutti, la salvezza di tutti perché ha inviato il suo Figlio a salvarci tutti. 06/06/2013. E una domanda, mi faccio: come è il rapporto tra Gesù che rimane in me e io che rimango in Lui? Rimanere. Papa Francesco ha terminato la celebrazione con l'adorazione e la benedizione eucaristica. Noi senza Gesù non possiamo fare nulla, come i tralci senza la vite. Il Papa ha invitato a fare la Comunione spirituale con questa preghiera: Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. E questo rimanere non è un rimanere passivo, un addormentarsi nel Signore: questo sarebbe forse un “sonno beatifico”, ma non è questo. È vero, la vita cristiana è compiere i comandamenti (cfr Es 20,1-11), questo si deve fare. Le guerre, sempre, sia le piccole guerre o le grandi guerre, hanno sempre una dimensione di orfanezza: manca il Padre che faccia la pace”. Perché Lui dice: ‘Rimanete in me e io in voi’. Nell'omelia il Papa ha commentato il Vangelo odierno (Gv 15, 1-8) in cui Gesù dice ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. E nella storia dell’umanità questo si ripete: quando manca il Padre, manca qualcosa e sempre c’è la voglia di incontrare, di ritrovare il Padre, anche nei miti antichi. La vita cristiana è portare avanti le opere di misericordia, come il Signore ci insegna nel Vangelo (cfr Mt 25,35-36), e questo si deve fare. Ci farà bene pensare, riflettere su questo: rimanere in Gesù, e Gesù rimane in noi. ‘Io me ne vado - dice Gesù - ma arriverà un altro che vi insegnerà l’accesso al Padre. L'amore è concreto e si esprime facendo il bene. Perché? “Ah Padre, ma questo, che lo facciano i mistici!”. Il Signore è presente, il Signore è presente in noi, il Padre è presente in noi, lo Spirito è presente in noi; rimangono in noi. In un’altra parte dice: Io e il Padre «verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23). Dare testimonianza del suo nome, perché la fede, il Vangelo cresce per testimonianza”. Ma non fermiamoci qui. Anche questo è servizio pubblico" Corrado (Ufficio nazionale comunicazioni sociali Cei): "Da Tv2000 prezioso servizio … Lui e il Padre e lo Spirito rimangono in noi, e noi rimaniamo in Gesù”. SANTA MARTA Gridare il proprio dolore davanti a Dio è una preghiera del cuore . E Lui rimane in noi per darci la forza del [portare] frutto, per darci la forza della testimonianza con la quale cresce la Chiesa”. “Preghiamo per le famiglie perché non perdano la pace in questo momento e riescano a portare avanti tutta la famiglia con fortezza e gioia”. FOTO Questo “rimanere reciproco” - ha proseguito – “è un mistero”, “un mistero di vita, un mistero bellissimo”. Rimanere in Gesù per avere la linfa, la forza, per avere la giustificazione, la gratuità, per avere la fecondità. E questo ‘rimanere’ non è un rimanere passivo, un addormentarsi nel Signore: questo sarebbe forse un sonno beatifico”. Quel dialogo di intimità con il Signore. Il Papa prega per le famiglie in crisi e per la conversione degli usurai che le affamano Nella Messa a Santa Marta, Francesco pensa a tante famiglie in crisi a causa del nuovo coronavirus, messe ancora più in difficoltà da chi approfitta di questa situazione di bisogno. “È vero, fa questo, ma non è tutto, no. Lo Spirito Santo è inviato dal Padre per ricordare e insegnare l’accesso al Padre”. Nell'omelia ha affermato che nella società ci sono guerre, contrasti e insulti perché manca il Padre: lo Spirito Santo insegna l'accesso al Padre che fa di noi dei fratelli, un'unica famiglia, e ci dona la mitezza dei figli di Dio, Lo Spirito Santo ci insegna la mitezza dei figli di Dio. La vita cristiana è andare sulla strada delle beatitudini (cfr Mt 5,1-13), questo si deve fare. La Domus Sanctae Marthae sorge nel settore meridionale della Città del Vaticano, sul sito ove papa Leone XIII fece costruire nel 1891 il Pontificium Hospitium Sanctae Marthae (letteralmente "Ospizio pontificio di Santa Marta"), struttura destinata ad accogliere sacerdoti e religiosi in visita a Roma, che prese il nome dall'omonima chiesa che si affacciava sulla stessa piazza. Rimanere in Gesù per avere la linfa, la forza, per avere la giustificazione, la gratuità, per avere la fecondità. Il Figlio è l’inviato dal Padre e torna dal Padre. Quando nel Vangelo dice che noi siamo luce, dice: “Siate luce, perché gli uomini «vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro» (Mt 5,16)”. Nella sesta messa in diretta streaming da Santa Marta, il Papa ha continuato a pregare per i malati del Covid-19 rivolgendo un pensiero particolare alle famiglie, specialmente quelle con persone con disabilità. Ma io devo rimanere in Loro”. Io sono la vite, voi i tralci. C’è dell’altro. Il Signore è presente, il Signore è presente in noi, il Padre è presente in noi, lo Spirito è presente in noi; rimangono in noi. Nel congedo dai discepoli (cfr Gv 14,15-21), Gesù gli dà a loro tranquillità, gli dà pace, con una promessa: «Non vi lascerò orfani»( v. 18) . È vero, fa questo, ma non è tutto, no. Da quando è stato eletto Pontefice, Jorge Mario Bergoglio festeggia il compleanno, il 17 dicembre, con i bambini del Dispensario pediatrico di Santa Marta, in Aula Paolo VI, accompagnati dalla responsabile, suor Antonietta, delle Figlie della Carità di San Vincenzo dé Paoli. Noi senza Gesù non possiamo fare nulla, come i tralci senza la vite. Invece “questo ‘rimanere’ è un ‘rimanere’ attivo, e anche è un ‘rimanere’ reciproco. E questa è la vita cristiana. Con piccoli pensieri: ‘Signore, io so che Tu sei: dammi la forza e io farò quello che tu mi dirai’. Resurréxit, sicut dixit, allelúia. Ma anche di più: è questo rimanere reciproco. E adesso invia lo Spirto Santo a ricordarci l’accesso a Lui, al Padre e da questa paternità, questo atteggiamento fraterno di mitezza, di dolcezza, di pace. Leggi su Sky TG24 l'articolo Vaticano, Papa Francesco celebra la messa privata a Santa Marta in diretta streaming. Questo è un modo misterioso: Gesù anche glorificato in cielo, dopo aver passato la Passione, ha bisogno della nostra testimonianza per far crescere, per annunciare, perché la Chiesa cresca. Per questo - spiega il Papa commentando la prima lettura odierna - Pietro invita la prima comunità cristiana a rispondere con dolcezza, rispetto e con una retta coscienza a quanti chiedono ragione della fede: “cioè la mitezza che dà lo Spirito Santo. Il Papa prega per chi è triste a causa di questa crisi, ma Gesù è sempre accanto a noi Nella Messa a Santa Marta, Francesco prega per quanti sono pieni di tristezza perché sono soli o senza lavoro e non sanno come mantenere la famiglia a causa delle conseguenze della pandemia. Papa Francesco: a Santa Marta, il diavolo distrugge l’uomo, “ci sono tanti seminatori dell’odio nel mondo”, anche tra i politici 12 novembre 2019 @ 13:04 (Foto Vatican Media/SIR) Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Ma è un magistero per pochi, solo per gli ospiti del Convitto e per gli “invitati” che ogni giorno vengono chiamati e ammessi alla messa di papa Francesco. I tralci, noi, abbiamo bisogno della linfa, e la vite ha bisogno dei frutti, della testimonianza”. No, questo è per tutti noi! Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Francesco ha presieduto la Messa a Casa Santa Marta (VIDEO INTEGRALE) nella sesta Domenica di Pasqua. Qual è – mi viene in mente di dire – il “bisogno” che l’albero della vite ha dei tralci? La vita cristiana è portare avanti le opere di misericordia, come il Signore ci insegna nel Vangelo: e questo si deve fare. Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia, è risorto, come aveva promesso, alleluia. Ora pro nobis Deum, allelúia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Lo Spirito Santo non viene per “farsi i suoi clienti”; viene per segnalare l’accesso al Padre, per ricordare l’accesso al Padre, quello che Gesù ha aperto, quello che Gesù ha fatto vedere. O bella Regina che regni nel ciel l’Italia s’inchina t’invoca fedel. Papa Francesco lo ha spiegato bene ieri nella Santa Messa dalla Cappella di Casa Santa Marta, aiutandosi con il Vangelo su Emmaus e sulle testimonianze di Pietro … Papa Francesco: a Santa Marta, “preghiamo per le suore che stanno accudendo gli ammalati rischiando la vita” 25 marzo 2020 @ 8:26 (Foto Vatican Media/SIR) I dolori della Madre di Gesù nella Pasqua Lo Spirito Santo non ci insegna a insultare. Oggi nel mondo c’è un grande sentimento di orfanezza: tanti hanno tante cose, ma manca il Padre. Tante volte noi, quando parliamo della vite e dei tralci, ci fermiamo alla figura, al mestiere dell’agricoltore, del Padre: che quello [il tralcio] che porta frutto lo pota, e quello che non lo porta lo taglia e lo porta via (cfr Gv 15,1-2). Prega il Signore per noi, alleluia). Da Casa Santa Marta in Vaticano Santa Messa presieduta da Papa Francesco. “È vero, i tralci senza la vite non possono fare nulla perché non arriva la linfa, hanno bisogno della linfa per crescere e per dar frutto. L'omelia di Papa Francesco a Santa Marta del 15 maggio ... Papa Francesco, omelia a Santa Marta del 14 maggio 2020. Ma io devo rimanere in Loro…. La testimonianza. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. La messa celebrata come ogni giorno dal papa a Casa Santa Marta, alle 7, da questa mattina, può essere seguita dai fedeli in diretta televisiva - su Tv2000 - e in streaming su Vaticannews. Ma anche di più: è questo rimanere reciproco. Nell’omelia, il Papa ha commentato il Vangelo odierno (Gv 14, 15-21) in cui Gesù dice ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Per questo Gesù promette: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito» (v. 16). Il Papa: è bugiardo chi dice di amare Dio e non ama il fratello. È un rapporto di intimità, un rapporto mistico, un rapporto senza parole. (Regina dei cieli, rallegrati, alleluia. Questo è un mistero, ma un mistero di vita, un mistero bellissimo. Pensiamo ai miti di Edipo, di Telemaco, tanti altri: sempre cercare il Padre che manca. E questo è il mistero reciproco del “rimanere”. Soltanto con questa coscienza di figli che non sono orfani si può vivere in pace fra noi. Questo rimanere reciproco. Lo Spirito Santo ci insegna questa mitezza, questa dolcezza dei figli del Padre. Nella Messa a Santa Marta, Francesco pensa a quanti svolgono servizi di pulizie nelle case, negli ospedali, nelle strade, un lavoro nascosto e necessario per sopravvivere. Dare testimonianza del suo nome, perché la fede, il Vangelo cresce per testimonianza. Li difende da quel dolore, da quel senso doloroso, dell’orfanezza. Papa Santa Marta Ogni giorno il Papa da S. Marta e il card. Incollegamento dal Vaticano, Santa Messa di Papa Francesco LIVE TV da Casa S. Marta. Alessandro De Carolis. Anche con l’esempio dei tralci: è vero, i tralci senza la vite non possono fare nulla perché non arriva la linfa, hanno bisogno della linfa per crescere e per dar frutto; ma anche l’albero, la vite ha bisogno dei tralci, perché i frutti non vengono attaccati all’albero, alla vite. C’è dell’altro. Papa Francesco ha terminato la celebrazione con l'adorazione e la benedizione eucaristica. Quinta Messa in una cappella di Santa Marta deserta. ‘Ma Padre, ma questo, che lo facciano i mistici!’. 0. No: questo è per tutti noi. E una delle conseguenze del senso di orfanezza è l’insulto, le guerre, perché se non c’è il Padre non ci sono i fratelli, si perde la fratellanza. Serena SartiniUn caso di positività al Covid nella Domus Santa Marta, la residenza dove ha scelto di vivere Papa Francesco, lasciando il Palazzo apostolico fin dal suo insediamento nel 2013. 0. Quinta Messa trasmessa in streaming e offerta per chi soffre a causa del Coronavirus. Sono – questa dolcezza, rispetto, mitezza -, sono atteggiamenti di appartenenza, di appartenenza a una famiglia che è sicura di avere un Padre. Adriana Masotti - Vatican News venerdì 10 gennaio 2020 . Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Ma anche l’albero, la vite ha bisogno dei tralci, perché i frutti non vengono attaccati all’albero, alla vite. È un rimanere reciproco. E questo è il mistero reciproco del ‘rimanere’. … Il Figlio è l’inviato dal Padre e torna al Padre. Non esiste una spiritualità del Figlio solo, dello Spirito Santo solo: il centro è il Padre. Anche Lui rimane in noi, non solo noi in Lui. Francesco ha presieduto la Messa a Casa Santa Marta (VIDEO INTEGRALE) nel mercoledì della quinta settimana di Pasqua e nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria della Madonna di Fatima. Non esiste una spiritualità del Figlio solo, dello Spirito Santo solo: il centro è il Padre. Chiediamo allo Spirito Santo che ci ricordi sempre, sempre, questo accesso al Padre, che ci ricordi che noi abbiamo un Padre. E nella storia dell’umanità questo si ripete: quando manca il Padre, manca qualcosa e sempre c’è la voglia di incontrare, di ritrovare il Padre, anche nei miti antichi: pensiamo ai miti di Edipo, di Telemaco” e tanti altri che mostrano sempre questa ricerca del Padre che manca. Questo è l’aiuto: le prove, le difficoltà della vita, anche le correzioni che ci fa il Signore. Lo Spirito Santo non ci insegna a insultare. VATICAN NEWS. Questo rimanere è un rimanere attivo, e anche è un rimanere reciproco. Nell’introduzione, ha rivolto il suo pensiero a studenti e insegnanti: Preghiamo oggi per gli studenti, i ragazzi che studiano, e gli insegnanti che devono trovare nuove … Tra la vite e i tralci c’è questo rimanere intimo. Ma non fermiamoci qui. Vi ricorderà l’accesso al Padre’. Tumblr. Papa Francesco, video santa Messa da Casa Santa Marta: tv Rai 1 e streaming, il Vangelo del giorno. La testimonianza. Anche Lui rimane in noi, non solo noi in Lui. Rimanere. Twitter. E Lui rimane in noi per darci la forza del [portare] frutto (cfr Gv 5,15), per darci la forza della testimonianza con la quale cresce la Chiesa. Il tuo contributo per una grande missione: Copyright © 2017-2021 Dicasterium pro Communicatione - Tutti i diritti riservati. Nell’introduzione, ha rivolto il suo pensiero a studenti e insegnanti: Preghiamo oggi per gli studenti, i ragazzi che studiano, e gli insegnanti che devono trovare nuove modalità per andare avanti nell’insegnamento: che il Signore li aiuti in questo cammino, dia loro coraggio e anche un bel successo. Nella Messa a Santa Marta, Francesco pensa a quanti svolgono servizi di pulizie nelle case, negli ospedali, nelle strade, un lavoro nascosto e necessario per sopravvivere. Infine, in occasione dell’odierna memoria sono state intonate due strofe dell’Ave Maria di Fatima: Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d’Iria. “Chiediamo allo Spirito Santo che ci ricordi sempre, sempre, questo accesso al Padre, che ci ricordi che noi abbiamo un Padre, e a questa civiltà che ha un grande senso di orfanezza, dia la grazia di ritrovare il Padre, il Padre che dà senso a tutta la vita e fa che gli uomini siano una famiglia”. Che il Signore li benedica, li aiuti. «In questi giorni ci uniamo agli ammalati, alle famiglie, che soffrono questa pandemia», ha ribadito papa Francesco. “Il Signore - ha detto il Papa - torna sul ‘rimanere in Lui’, e ci dice: ‘La vita cristiana è rimanere in me’. Tra la vite e i tralci c’è questo ‘rimanere’ intimo. Quel dialogo di intimità con il Signore. Pinterest. Così Papa Francesco ha introdotto, stamattina, la Messa presieduta a Santa Marta, in diretta streaming, offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus. Vi ricorderà l'accesso al Padre”. Sono – questa dolcezza, rispetto, mitezza -, sono atteggiamenti di appartenenza, di appartenenza a una famiglia che è sicura di avere un Padre", che "è il centro di tutto, l’origine di tutto, l’unità di tutti, la salvezza di tutti, perché ha inviato suo Figlio a salvarci tutti”. “Ci farà bene pensare e riflettere su questo: rimanere in Gesù e Gesù rimane in noi. De Donatis dal Divino Amore Morgante (direttore Tv2000): "Sempre più vicini ai telespettatori. Il Papa ha invitato a fare la Comunione spirituale con questa preghiera: Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. “E questa è la vita cristiana: è vero, la vita cristiana è compiere i comandamenti, questo si deve fare. Perché? Lui, il Padre e lo Spirito rimangono in noi, e noi rimaniamo in Gesù. Nell'omelia, ha affermato che la vita cristiana è la mistica di un "rimanere" reciproco: noi in Gesù e Gesù in noi, È possibile testimoniare Gesù solo nell’intimità con Lui. Prima della Santa Messa da Casa Santa Marta questa mattina, Papa Francesco ha rivolto una breve preghiera e riflessione per tutte le persone che hanno perso o … “È avere dei frutti”. Nella Messa a Santa Marta, Francesco prega il Signore perché dia a studenti e insegnanti il coraggio di andare avanti in questo tempo della pandemia. Nell'introduzione ha rivolto il pensiero agli addetti alle pulizie: Oggi la nostra preghiera è per tante persone che puliscono gli ospedali, le strade, che svuotano i bidoni della spazzatura, che vanno per le case a portare via la spazzatura: un lavoro che nessuno vede, ma è un lavoro che è necessario per sopravvivere. Lo Spirito Santo ci insegna questa mitezza, questa dolcezza dei figli del Padre. Qual è il “bisogno” - diciamo così, un po’ con audacia - qual è il “bisogno” che ha Gesù di noi? Coronavirus Papa Francesco: a Santa Marta, “preghiamo per gli anziani che soffrono questo momento in modo speciale” Vaticano, prelato residente a Santa Marta positivo al coronavirus | Tamponi anche per il Papa - Salgono a cinque i casi di positività. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. E usa qui l’immagine della vite, come i tralci rimangono nella vite (cfr Gv 15,1-8). Questo è l’aiuto: le prove, le difficoltà della vita, anche le correzioni che ci fa il Signore. Il tuo contributo per una grande missione: Copyright © 2017-2021 Dicasterium pro Communicatione - Tutti i diritti riservati. “Soltanto con questa coscienza di figli che non sono orfani si può vivere in pace fra noi. La vita cristiana è andare sulla strada delle beatitudini: questo si deve fare. “Tante volte noi, quando parliamo della vite e dei tralci, ci fermiamo alla figura, al mestiere dell’agricoltore, del Padre, che quello [il tralcio] che porta frutto lo taglia, cioè lo pota, e quello che non lo porta lo taglia”. Papa Francesco dedica la messa di questa mattina agli anziani e chiede di pregare per loro, ... Francesco a Santa Marta ricorda le Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli che da 98 anni gestiscono in Vaticano un dispensario per le famiglie bisognose e ricorda tutte le religiose impegnate in questi giorni nell’epidemia di coronavirus Molti fedeli desiderano partecipare alle messe che ogni mattino della settimana, dal lunedì al sabato, Papa Francesco celebra nella piccola chiesa di Casa Santa Marta, la residenza che il Pontefice ha scelto come sua abitazione. Papa Francesco dedica la messa di Santa Marta ai carcerati, lanciando l'allarme sul fatto che il sovraffollamento, in tempo di pandemia, può trasformarsi in tragedia, e sui poveri che si moltiplicano nell'indifferenza generale. “Qual è il bisogno che ha Gesù di noi? I tralci, noi, abbiamo bisogno della linfa, e la vite ha bisogno dei frutti, della testimonianza. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla». Francesco ha presieduto la Messa a Casa Santa Marta (VIDEO INTEGRALE) nel mercoledì della quinta settimana di Pasqua e nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria della Madonna di Fatima. “E oggi possiamo dire che viviamo in una società dove manca il Padre, un senso di orfanezza che tocca proprio l’appartenenza e la fraternità. In questo “rimanere” reciproco c’è la fecondità. E a questa civiltà, che ha un grande senso di orfanezza, dia la grazia di ritrovare il Padre, il Padre che dà senso a tutta la vita e fa che gli uomini siano una famiglia. “Io me ne vado - dice Gesù - ma arriverà un altro che vi insegnerà l’accesso al Padre. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Servizio di Cristiana Caricato È un bisogno reciproco, è un rimanere reciproco per dar frutto. Oggi possiamo dire che viviamo in una società dove manca il Padre, un senso di orfanezza che tocca proprio l’appartenenza e la fraternità. Quando nel Vangelo dice che noi siamo luce, dice: ‘Siate luce, perché gli uomini vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre’, cioè la testimonianza è la necessità che ha Gesù di noi. Lo Spirito Santo è inviato dal Padre per ricordare e insegnare l’accesso al Padre. "Offro questa messa per i malati di coronavirus", ha detto, oggi Francesco. Gesù “ha bisogno della nostra testimonianza” perché “la Chiesa cresca. Prima di lasciare la Cappella dedicata allo Spirito Santo, è stata intonata l’antifona mariana “Regina caeli”, cantata nel tempo pasquale: Regína caeli laetáre, allelúia. In questa comunità, in questa intimità del “rimanere” che è feconda, il Padre e Gesù rimangono in me e io rimango in Loro. Oggi nel mondo c’è un grande sentimento di orfanezza: tanti hanno tante cose, ma manca il Padre. Lo Spirito Santo non viene per ‘farsi i suoi clienti’; viene per segnalare l’accesso al Padre, per ricordare l’accesso al Padre, quello che Gesù ha aperto, quello che Gesù ha fatto vedere. Come partecipare alla Messa del Papa a Santa Marta? E Lui – mi permetta il Signore di dirlo – senza di noi sembra che non possa fare nulla, perché il frutto lo dà il tralcio, non l’albero, la vite”. E il rapporto tra noi e Gesù “è un rapporto di intimità, un rapporto mistico, un rapporto senza parole. Nel congedarsi dai discepoli, Gesù – ha affermato Francesco – dà loro tranquillità e pace, con una promessa: “Non vi lascerò orfani”. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto ... Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Non permettere che mi abbia mai a separare da Te. Il “mini-magistero” di papa Francesco va in scena tutte le mattine nella cappella del Convitto (così lo chiama Bergoglio) di Santa Marta. È un rimanere reciproco”. “Li difende da quel dolore, da quel senso doloroso dell’orfanezza. E qual è – si chiede il Papa “un po’ con audacia” – il bisogno che ha l’albero della vite per dei tralci? Che il Signore ci aiuti a capire, a sentire questa mistica del rimanere su cui Gesù insiste tanto, tanto, tanto. SANTA MARTA Il Papa: smascheriamo gli idoli che impediscono di amare Dio. Per questo, quando Pietro alla prima comunità dice che rispondano alla gente del perché sono cristiani (cfr 1Pt 3,15-18), dice: «Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza» (v. 16), cioè la mitezza che dà lo Spirito Santo. Per questo Gesù promette: ‘Io pregherò il Padre e Egli vi darà un altro Paràclito’. Con piccoli pensieri: “Signore, io so che Tu sei qui [in me]: dammi la forza e io farò quello che Tu mi dirai”. È avere dei frutti. Santa Marta. Omelia di Santa Marta del 9 giugno 2015 Omelia di Papa Francesco a Santa Marta del 15 marzo 2016 Omelia di Papa Francesco a Santa Marta del 10 giugno 2016 Omelia di Papa Francesco a Santa Marta del 22 novembre 2016. E usa qui l’immagine della vite, come i tralci rimangono nella vite. Sempre le guerre sia le piccole guerre sia le grandi guerre, sempre hanno una dimensione di orfanezza: manca il Padre che faccia la pace. DOMENICA 26 APRILE 2020 h. 07.00 E Lui – mi permetta il Signore di dirlo – senza di noi sembra che non possa fare nulla, perché il frutto lo dà il tralcio, non l’albero, la vite.
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